PAROLA AL PEDIATRA – L’importanza della vaccinazione

Le vaccinazioni salvano 5 vite ogni minuto e 7200 vite al giorno.

Negli ultimi anni in Italia si è verificato un calo della copertura vaccinale. I vaccini, si potrebbe dire, sono vittime del loro successo. L’autodeterminismo nelle scelte in campo sanitario ha causato un aumento del rischio per il morbillo di 35 volte, per la pertosse da 6 a 28 volte, per la varicella di 9 volte. Il ritardo nelle vaccinazioni comporta anche una possibile malattia più severa.

In Emilia-Romagna e nelle Marche esistono cluster di resistenza alle vaccinazioni soprattutto nelle zone di Rimini e anche nella zona di Pesaro.

La caduta della copertura vaccinale potrebbe comportare anche il rischio di epidemia. Nel caso di epidemia il giorno successivo al primo evento si riscontrano ad esempio 9 casi e il giorno dopo ancora 18:  da questi e successivamente si ha l’espansione della infezione in modo esponenziale.

Infezioni gravi e isolate si possono avere nell’ ospite immuno-compromesso.

Alcune categorie di pazienti presentano contrindicazioni e non possono essere vaccinate, come ad esempio:

  • Pazienti oncoematologici in chemioterapia.
  • Pazienti con immunodeficit primitivi
  • Pazienti con malattie autoimmuni in terapia con immunodepressori (oltre 5000 pazienti).

Tutti questi pazienti che non possono vaccinarsi sono bambini che per la loro protezione necessitan

o della “immunità  di gregge” che si ottiene vaccinando tutti i bambini che stanno loro intorno.

MORBILLO

 

Nel 1980 per epidemia di morbillo si sono registrati 2,6 milioni di morti per morbillo.

Con le vaccinazioni per il morbillo negli anni compresi tra il 2000 ed il 2015 si sono salvate milioni di vite.

In Italia nel 2017 si è verificata una epidemia di morbillo con 4775 casi, di cui 312 casi in operatori sanitari e 4 decessi.

Ogni  1000 casi di morbillo si ha un caso di decesso. Il virus del morbillo e’ uno stretto parente del

virus della peste bovina. Il virus del morbillo si è evoluto  da tale virus  in 10000 anni fino ai giorni nostri. Nel 2011 il virus della peste bovina e’ stato dichiarato eradicato dalla Terra, mentre invece ancora ci sono casi di morbillo.

In Russia anni fa si sospese la vaccinazione anti morbillo poichè non si registravano più casi : successivamente si verificarono molti casi di infezione con numerosi morti. Per il momento quindi non si può abbassare la guardia.

Tuttavia morbillo, rosolia e parotite sono virus che, in realtà,  si potrebbero eradicare dalla Terra.

VARICELLA

La varicella ha un 7 per mille di mortalità. Le forme gravi si verificano in età pediatrica in  8 casi su 100000 e il 61% ha complicanze nel  Sistema Nervoso Centrale.

DIFTERITE

Per quanto questa malattia possa colpire qualsiasi età, interessa soprattutto i bambini non vaccinati.

Le manifestazioni  cliniche includono  mal di gola, perdita di appetito, febbre e la formazione, dopo due-tre  giorni, di una membrana grigiastra sulle tonsille;  inoltre si può avere un tipico gonfiore del collo (la manifestazione clinica caratteristica definita collo taurino). Può essere necessaria in casi estremi di grave difficoltà respiratoria, la tracheotomia.

TETANO

Il tetano non potrà mai essere eradicato  completamente, al contrario di morbillo, rosolia e parotite.

Il tetano causa forte tensione muscolare con blocco della mandibola e caratteristico opistotono. Questa malattia è in grado  di provocare la morte per collasso cardiovascolare, causando la contrazione con paralisi della muscolatura, perchè si localizza a livello dei nervi. Si manifestano circa 50-70 casi all’anno di tetano nel nostro paese.

PERTOSSE

Si tratta di una malattia molto pericolosa nella primissima infanzia. Anche se oggi per i casi gravi può essere utilizzata  la circolazione extracorporea  per isolare i polmoni.

Attualmente è disponibile il vaccino acellulare, ma prima dello sviluppo di questo tipo di vaccino ci sono state gravi complicanze (anche  mortali).

I vaccini attualmente disponibili sono sicuri e in grado di proteggerci da numerose malattie ma vanno comunque somministrati quando il paziente è in buone condizioni generali. Questo sicuramente limita molto gli effetti collaterali che comunque rimangono esigui se confrontati con la capacità protettiva conferita.

Dott. Paolo Calzolari