UN GIRO ALL’ORTO BOTANICO – uscita didattica 4°A

Siete mai stati all’orto botanico di Bologna? Noi sì! A fine novembre ci siamo andati con la classe perché volevamo vedere dal vivo alcune piante studiate sui libri.

Abbiamo scoperto che 400 anni fa esisteva già un giardino botanico dove oggi c’è la Sala Borsa. Lì, gli studenti di medicina dell’epoca cercavano di scoprire le proprietà curative delle piante.

All’inizio del 1800 l’orto botanico è stato trasferito in via Irnerio, dove si trova tuttora e oggi ospita più di 5000 piante provenienti da tutto il mondo.

Ora vi faremo da guida nel percorso che abbiamo seguito e che a noi ha tanto entusiasmato. Pronti?

Iniziamo dal Ginkgo,  una pianta di origine cinese, le cui foglie a forma di ventaglio, in autunno diventano di un giallo meraviglioso. Sono piante preistoriche, vissute già al tempo dei dinosauri. Le piante femminili hanno un difetto: i loro frutti emanano un odore disgustoso.

Sono molto resistenti e riescono a vivere bene anche in città, nonostante l’inquinamento.

Non ci crederete, ma sono parenti stretti di pini e abeti, anche se non si somigliano affatto!

Continuiamo coi banani giapponesi. Sembrano alberi, ma sono erbe giganti, dalle foglie molto lunghe. Vivono per parecchi anni, ma fioriscono una sola volta nella vita e, dopo aver fatto il frutto, muoiono, lasciando a terra una specie di guscio molliccio.

Avete mai visto la magnolia sempreverde?

E’ un tipo di magnolia che, a differenza di quella comune, non perde le foglie in autunno e, in primavera, fa bellissimi fiori bianchi. La vita di una singola foglia dura circa 2-3 anni e le più esterne sono sempre le più giovani.

E il carpino nero? Noi non lo conoscevamo proprio! Potete trovarlo facilmente nei nostri boschi, ma fate attenzione ai suoi semi perché potrebbero irritarvi le mani e anche ai fiori che, da lontano, possono sembrare piccoli vermetti.

Vi è mai capitato, invece, di entrare nel tronco di un albero? Noi l’abbiamo fatto: siamo entrati in un grande albero che si chiama liquidambar. Qualche anno fa si è ammalato di “carie del legno” perciò gli è stata svuotata una parte di tronco. La pianta è ancora in forma, ma, per sicurezza, i rami vengono potati molto spesso.

Lo sapete che esiste all’orto botanico una pianta chiamata “albero dell’uva passa”? Non assomiglia affatto alla vite e non produce uva, ma il suo frutto è commestibile e ha un sapore molto simile a quello dell’uvetta che mangiamo nel panettone!

Le piante più stravaganti che abbiamo visto sono state certamente quelle carnivore. Noi bambini le immaginavamo come mostri dei videogiochi o dei cartoni animati, invece sono piuttosto piccole, hanno un aspetto innocuo per l’uomo, ma sono ottime “cacciatrici” di insetti. Pur avendo forme completamente diverse, ogni pianta produce un liquido acido che uccide e scioglie la preda.

Quella che ci ha colpiti maggiormente si chiama “Venere acchiappamosche”: è piccolina e le foglie si chiudono intrappolando l’incauto insetto. Se qualcuno ne avesse una in casa, si ricordi di innaffiarla con acqua piovana o distillata.

Se vi abbiamo incuriositi, potete trovare tante altre notizie sul sito dell’orto botanico.

Ora vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima avventura!!!

I bambini e le bambine della 4°A