Bondè, è iniziata così la nostra lezione di geografia.
E’ entrato il sig. Sergio, nonno di un compagno, ed è stato il nostro insegnante di dialetto per un giorno.
Il maestro leggeva piccoli periodi sulla popolazione e sui dialetti in Italia e nonno Sergio li ripeteva in dialetto bolognese.
Alla fine gli abbiamo chiesto delle curiosità su Bologna e sui modi dire, per es.: ci ha spiegato perchè l’ angolo tra via Rizzoli e piazza Maggiore viene chiamato “l’angolo dei cretini” e chi sono gli “Umarell”, ovvero, i pensionati che controllano i lavori pubblici.
Curiosità: lo sapevate che esiste “la tessera dell’Umarell”?
Il motivo per cui abbiamo fatto quest’esperienza è perchè il dialetto fa parte della nostra cultura . Purtroppo, in alcune zone dell’Italia si sta perdendo e questa è una cosa molto triste.
Ci sono alcune associazioni che stanno cercando di far rivivere il dialetto allestendo degli spettacoli teatrali recitati in bolognese stretto.
Questa esperienza ci è piaciuta molto e la vorremmo ripetere in altre materie.
Michael Mezzetti, Laura Mazza, Eleonora Roveri, Edoardo Lontani, Aurora Tonti, Luca Saverino, Lucrezia Caimmi, Giada Calzolari
5B Scuola Primaria Marella
Bellissima e importante iniziativa. Complimenti ai giornalisti!
Complimenti ragazzi! Bellissimo artitolo, ho appreso qualcosa di nuovo sulle usanze bolognesi.